Amazon vuole riuscire a consegnare gli oggetti in 30 minuti
Amazon sta investendo miliardi per poter consegnare la merce più velocemente ai clienti. Spenderà più di 35 miliardi di dollari sulle spedizioni quest’anno, più del doppio di quanti ne abbia speso due anni fa.
La compagnia ha recentemente avvisato gli investitori che spenderà 1,5 miliardi extra nelle ferie in quanto sta lavorando al passaggio ad un giorno per le spedizioni per i membri Prime. I profitti di Amazon nel mentre si restringono.
Quindi sarebbe un’impresa se pensiamo alle ambizioni per il futuro. “Quando avremo una completa flotta di droni, potrete ricevere il vostro pacco in 30 minuti, se la vostra abitazione si trova nelle vicinanze di un centro Amazon” ha riferito Jeff Wilke alla CNN. Questo è reso possibile grazie alla robotica. Amazon ha costruito un rete di costosi centri in America e nel mondo. All’interno dei quali vi è un vantaggio importante, i robot che hanno fatto le costruzioni più velocemente e efficacemente. Potrebbero rendere possibile la consegna in poche ore.
Nel 2012, Amazon ha comprato la startup di robotica Kiva Systems per 775 milioni di dollari. Oggi ha un equipaggio di 200.000 Kivarobot ad unirsi nei centri che ospitano 500.000 impiegati, assunti dall’acquisizione.
Più robot, più problemi
Amazon rischia delle ripercussioni se qualcosa va storto con i nuovi robot. E diversamente da Kiva, c’è la concorrenza. Le maggiori compagnie come Alphabet, FedEx e UPS stanno investendo nella consegna con i droni. Amazon dovrà anche rispondere alle perplessità sull’impatto dei robot sul lavoro.

Il tuffo di Amazon nella robotica è coinciso con l’assunzione di centinaia di migliaia di persone. Amazon è entrata nel mercato nel 2012 con meno impiegati di Microsoft ed Apple, e più o meno gli stessi di Google. Ora ne possiede più di Microsoft, Apple, Google e Facebook messi insieme. Le perplessità si affermano sul fatto che con lo sviluppo dei robot, il vastissimo personale di Amazon dovrà avere dei tagli, e le persone ad trarre le conseguenze saranno ovviamente quelle con minori skills.
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Da quel che ho visto e sentito i lavoratori nelle varie filiali Amazon non stanno poi così bene, costretti a correre di qua e di là come matti per tutta la giornata, senza potersi rilassare o fermarsi a respirare. Insomma, una specie di dittatura a tempo (mi ricorda il film In Time di Andrew Niccol). La sostituzione con droni e robot è un buon modo affinchè l’uomo non diventi schiavo di se stesso. Questo lo dico in quanto siamo noi stessi a comprare direttamente su Amazon e gli stessi lavoratori lo fanno. Sembra che si lavori per acquistare qualcosa nello stesso negozio dove, effettivamente, si lavora. Assurdo, non credete? Poi è ovvio che molti, in questo modo, perderanno il lavoro. E’ inevitabile. La società cambia e lo stesso mondo cambia e bisogna adattarsi. Questa è sempre stata e lo sarà la chiave di cifratura: l’adattamento (non solo biologico). Ecco perchè, concludo, bisogna avere anche un piano B nella vita al fine di non arrivare al lastrico e criticando le società perchè non sono in grado di offrirti un lavoro ma solo perchè il lavoro c’è ma è un altro.