Intelligenza artificiale nella sanità: aiuterà a diagnosticare il Parkinson
Il gigante tecnologico Cinese Tencent e l’azienda tecnologico-sanitaria Londinese Medopad si sono uniti in un progetto che ha come protagonista l’intelligenza artificiale, e uno scopo di grandissima importanza: diagnosticare il Morbo di Parkinson.
Una fotocamera cattura il modo in cui i pazienti muovono le mani per determinare la severità dei loro sintomi.

La ricerca ha istruito il sistema tramite video di pazienti valutati da dottori nell’ospedale King’s College a Londra.
“Usiamo l’AI per misurare l’andamento del Morbo di Parkinson senza che il paziente indossi nessun sensore o dispositivo”, spiega Dr Wei Fan, direttore del laboratorio AI del Tencent Medical.
Lo scopo è quello di velocizzare il processo di diagnosi, che di solito dura più di mezz’ora.
Usando la tecnologia smartphone sviluppata da Medopad, la speranza è che i pazienti possano essere valutati entro 3 minuti, e senza presentarsi in ospedale.
Medopad è un’azienda basata a Londra che sviluppa app e dispositivi indossabili per monitorare i l’azienda con varie patologie.
È cresciuta molto velocemente, ma è un pesciolino in confronto a Tencent, che sta guidando la Cina in un grandissimo investimento verso l’intelligenza artificiale.
Il direttore esecutivo di Medopad Dan Vahdat afferma che non c’era nessun’altra azienda che avrebbe potuto allinearsi a quello che Tencent offriva come partner.
“La nostra ambizione è quella di avere un significante impatto nei pazienti in tutto il mondo, e di raggiungere la grandezza che ci serve per collaborare con partner di misura internazionale”, ha detto.
Wei Fan enfatizza la scala delle ambizioni della sua azienda nella salute AI, puntualizzando che essa si sta focalizzando ad aiutare il trattamento di disturbi che colpiscono un vasto numero di pazienti.
Trasparenza
In un periodo dove America e China si stanno contendendo la leadership nel campo dell’intelligenza artificiale, alcuni si chiedono quanto sia saggio per un’azienda britannica collaborare con un colosso cinese, specialmente in un’area così sensibile quale la sanità.
Wei Fan insiste che questo sarà un progetto trasparente che funzionerà per tutti.
“Stiamo cercando di fare dei test in delle cliniche sia in Cina che negli US e altri paesi. Seguiremo con rigore i regolamenti locali e quando avremo i risultati non ne beneficerà solo un paese, ma l’intero globo” ha affermato.
Questo non è l’unico caso di impiegazione della nuova tecnologia nel trattamento di pazienti affetti da Parkinson.
Due ricercatori all’istituto svizzero per la robotica stanni lavorando ad un App che chiederà ai pazienti di praticare alcuni esercizi e poi ne analizzerà i risultati usando il machine learning.
Si contano sui 10 milioni di persone potenzialmente affette da Parkinson, e il numero è in crescita visto che la condizione di presenta più comunemente negli individui anziani.
Ora, gli avanzamenti nell’AI promettono di facilitare ai dottori la prescrizione di trattamenti per alleviare i sintomi.
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